[1995] Una nuova rinascita di interesse nella country set dancing ha causato negli ultimi anni uno dei maggiori sviluppi sociali come non accadeva da generazioni. Se si considera che fino a vent’anni fa erano pochissimi i set che venivano ballati al di fuori del luogo d’origine o di cui si era soltanto sentito il nome, è sorprendente pensare che oggi la set dancing sia diventata quasi un modo di vita per moltissime persone di ogni livello sociale. Tradizionalmente la set dancing era limitata alla campagna, ma il fenomeno straordinario di oggi ha fatto in modo che la set dancing si sia ben sviluppata anche nelle aree urbane. Alla sua enorme popolarità ha senza dubbio contribuito il fatto che molti abitanti della città abbiano le loro origini nella campagna. Sebbene questo possa aver scaturito un iniziale coinvolgimento dei partecipanti, credo che il tutto sia dovuto alla sempre presente attrazione che la danza esercita sui danzatori, oltre al rapporto umano che la accompagna. La mia personale introduzione ai set avvenne in casa mia a Tipperary, dove posso ricordare che il Ballycommon set e, meno chiaramente, il Cashel set venivano danzati sulle note della fisarmonica suonata da mio padre. Aveva trascorso molto del suo tempo suonando a livello locale in case e su palchi di piazza. Le sue innumerevoli storie, senza dubbio arricchite col passar del tempo, parlavano di un’era già allora scomparsa, con mio grande dispiacere. L’imparare a suonare la sua musica mi portò più vicino al mondo di cui lui parlava e, con gli anni che seguirono, suonare quella musica, in particolar modo per i danzatori, fu una della più grandi gioie della mia vita. Secondo la mia esperienza, i danzatori di step dance possono essere molto affascinanti, particolarmente quelli hard [con scarpe rigide], che producono dei bellissimi ritmi battendo i piedi, ma i danzatori di set dancing mi hanno sempre dato l’impressione di trarre maggior godimento dalla loro danza. Subito dopo che iniziai a prendere parte ai corsi di set dancing tenuti da Jack Slattery a Dublino, a metà degli anni 80, compresi quale fosse il mondo di cui mi parlava spesso mio padre. Scoprii che il modo più facile per ricordare i set era di prenderne nota mentre li eseguivo. Questo metodo risultò particolarmente utile negli anni successivi, quando iniziai io stesso ad insegnare. Col passare del tempo, iniziai a frequentare i corsi tenuti da Connie Ryan e, successivamente, quelli di altri insegnanti. Alcuni dei miei più piacevoli ricordi sono quelli dei primi giorni: le classi, le session, il viaggiare per tutta l’Irlanda e trovare la stessa magia ovunque i set fossero danzati. La gamma di set esistenti sembrava essere senza fine e l’apprenderli dalle varie parti del paese, con i loro differenti passi e stili, era come una sfida piena di soddisfazioni. Mentre diventavo sempre più esperto dei set, mi preoccupò il fatto che molti di essi erano visti solo occasionalmente. Soltanto alcuni preferiti erano ballati ovunque, mentre altri, altrettanto affascinanti, sembravano essere lasciati in disparte. Quando iniziai ad avere a che fare con l’insegnamento, mi promisi di insegnare quelli meno popolari allo stesso modo di quelli più conosciuti, anche se solo casualmente, al fine di includerli nel mio repertorio. Molti set di questa collezione sono relativamente noti, ma vi chiederei di studiarli e ballarli di tanto in tanto. Altrimenti, potrebbero scomparire e questa sarebbe una tragedia. Molti sono già scomparsi; il loro futuro è ora nelle nostre mani. A questo punto, inoltre, sarei felice di ricevere notizie da chiunque conosca un set qui non menzionato o in diversa versione. Sarei molto grato di prenderne nota e di insegnarlo.
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