La Grande Carestia in Canada
La Grande Carestia irlandese dal 1846 al 1852 fu veramente un orribile disastro umano. Il raccolto di patate andò in rovina e gli Irlandesi iniziarono a patire la fame, in attesa di un miracolo. Nelle misere case sovraffollate le zuppe non erano in grado di sfamare gli affamati. Centinaia di migliaia di persone morirono lasciando orfani vaganti in certa della loro madre,
e il colera e il tifo fecero il resto portando i moribondi nelle fosse comuni. Emigrare era l'unica speranza. Quasi due milioni di Irlandese abbandonarono la loro patria, mentre un altro milione si pensa siano morti nel vano tentativo. Centinaia di migliaia raggiunsero il Canada. Questi emigranti della Carestia erano i più poveri dei poveri d'Irlanda, appena in grado di pagare 1 o 2 sterline per il passaggio, ma non in grado di comprarsi del cibo per mantenersi durante il viaggio. Qualche volta il loro biglietto era pagato direttamente dai lori padroni desiderosi di sfrattarli e di non pagare più le tasse imposte dagli Inglesi. Molti Irlandesi partirono stipati nella navi canadesi destinate al trasporto di legname che altrimenti sarebbero ritornate in porto vuote e senza un guadagno. A seguito della Carestia irlandese, molti non rimasero a lungo in Canada ma continuarono il loro viaggio verso gli Stati Uniti. Quelli che si fermarono fornirono una risorsa di manodopera a basso prezzo che contribuì all'espansione economica del Canada negli anni 1850 e 1860. Costruirono ponti sul St. Lawrence a Montreal e contribuirono alla nascita di una nazione industrializzata. Gli Irlandesi erano già giunti in Canada prima delle due principali ondate di immigrazione, ma in moderato numero, costituendo circa il 5% della popolazione della Nuova Francia. Infatti, alcuni cognomi franco-canadesi ed acadiani derivano dalla deformazione di nomi irlandesi come Riel da Reilly e Caissie da Casey. In Terranova vi era anche una popolazione irlandese di considerevole dimensione che iniziò ad arrivare nel 18° secolo. Dopo la Carestia il numero di immigrati irlandesi in Canada diminuì drasticamente. Nei 60 anni successivi, dal 1851 al 1910, solo 4 milioni di Irlandesi lasciarono la loro terra, in confronto ai 2 milioni durante i cinque anni in cui ebbe luogo la Carestia. Secondo una stima il 20% di questi emigranti non andò oltre la Gran Bretagna.
La storia del Quebec irlandese
Bernard McGauran lasciò la sua casa nella contea di Sligo, in Irlanda, negli anni 1830. Nessuno sa esattamente quando. Arrivò in Canada ancora ragazzo e fu ordinato prete alla St. Anne de la Pocatière, Québec, nel 1846. Un anno dopo la Carestia irlandese delle patate inviò migliaia di emigranti disperati verso il Québec e sotte le cure di Padre McGauran. Ma l'arrivo di McGauran precede la Carestia irlandese ed é parte della prima e più significante ondata di immigrati irlandesi verso il Canada: il periodo tra il 1825 e il 1845. In molti pensano che la Grande Carestia irlandese del 1847 sia stata la volta in cui "gli Irlandesi vennero in Canada". Ma secondo una stima, 475.000 Irlandesi erano già approdati nel britannico nord America. Fu questa precedente ondata di immigrati irlandesi che contribuì allo sviluppo del Canada irlandese e pose le più importanti basi culturali. Vi fu una 'mania' di emigrazione vent'anni prima della Carestia. Durante il forte incremento demografico l'economia irlandese era in declino. La maggior parte degli emigranti erano provenienti dalle contee nord di Irlanda, come Ulster, Connaught e Leinster. Erano della classe media e si potevano permettere il viaggio verso un futuro più luminoso. Fu un'emigrazione ordinata e tranquilla; la maggior parte arrivò con la famiglia, ma vi erano anche singoli uomini o donne immigranti. La maggioranza di questi nuovi arrivati non si fermarono in Terranova e Halifax, ma proseguirono per New Brunswick, Québec e Ontario seguendo le tradizionali vie commerciali tra il Canada e l'Inghilterra.
Gli Irlandesi nel Canada atlantico
"Per Halifax e l'Isola del Principe Edoardo, la bellissima e veloce nave New Brunswick Packet, 600 t. di portata, tutta rivestita in rame, James Walker, proprietario, salperà da qui per i sopramenzionati porti il primo di maggio ... Non vi é zona del continente americano che possa offrire una così grande opportunità a meccanici e manovali come l'America britannica;
all'arrivo, con richiesta indirizzata al Governatore, si potranno ottenere concessioni di terra dai 200 ai 1000 acri, cedute PER SEMPRE, secondo il numero dei membri della propria famiglia". Volantino distribuito a Derry, Irlanda, il 31 marzo del 1817. I discendenti irlandensi sono uno dei gruppi troppo spesso dimenticati nello studio della storia del Canada atlantico. Quasi tutti sanno dei coloni scozzesi, dopotutto Nova Scotia significa Nuova Scozia; molti sanno, e se ne possono vedere le traccie oggi, della presenza francese nell'area una volta chiamata Acadia. Anche gli Inglesi hanno una lunga storia nelle Maritimes, dove fecero base per la loro guerra con i Francesi. E naturalmente i Canadesi aborigeni, come gli Indiani Micmac e Malecite, già presenti da millenni. Sebbene qualche volta trascurato per varie ragioni, vi é stata anche una grande presenza irlandese sin dall'inizio della colonizzazione europea. Certamente la città di Saint John, New Brunswick, rappresenta la zona a più alta concentrazione di immigranti irlandesi, sia oggi che nel passato. Quando si pensa agli Irlandesi nel nord America, normalmente si pensa a Boston, ma Saint John ha un uguale, se non maggior, collegamento con l'Irlanda come la città del Massachusetts. Saint John fu uno dei porti principali dove gli immigranti approdavano per il nuovo mondo. Iniziando verso il 1815, molti immigranti irlandesi, per la maggior parte commercianti, giunsero nella città e vi rimasero formando la spina dorsale della forza lavoro della città. Tra il 1845 e 1854, per più di 30.000 Irlandesi che lasciavano la patria natia a causa della Carestia della patata, Saint John fu ancora una volta la loro destinazione. Si stima che durante il 1847 (Black 47), uno dei peggiori anni della Carestia, circa 16.000 immigranti entrarono nel nord America passando per Saint John. Molti di questi immigranti fecero della città la loro casa, mentre altri continuarono su per la costa per stabilirsi a Boston. Oltre a Saint John, anche nel Miramichi c'é una grandissima presenza irlandese. Molti immigranti giunsero lì per vivere e lavorare come boscaioli. Molti degli Irlandesi nel Miramichi ed il nord di New Brunswick erano Cattolici Romani, mentre i Protestanti irlandesi costituivano il gruppo predominante nelle zone sud-ovest della provincia, con qualche eccezione come Saint John, che si trovava nel sud-ovest di New Brunswick. Questi immigranti erano principalmente cattolici. Un tempo gli Irlandesi in New Brunswick costituivano più di un terzo dell'intera popolazione della provincia ed erano il più grande singolo gruppo etnico, più numeroso di quello dei Francesi. Infatti, uno dei nomi originariamente proposti per la provincia era Nuova Irlanda. La situazione tuttavia iniziò a cambiare e con l'inizio del nuovo secolo quel numero diminuì. Sembra che questo sia stato dovuto principalmente per l'assimilazione in altri gruppi; per molti anni la maggioranza degli Irlandesi cattolici si sposavano solo con altri Cattolici irlandesi, mentre i Protestanti irlandesi si univano con altri gruppi molto più frequentemente. All'inizio la maggior parte degli Irlandesi in New Brunswick erano Protestanti, ma la situazione gradualmente cambiò con molti matrimoni con immigranti scozzesi, inglesi e francesi. Ciò nonostante, molti abitanti di New Brunswick possono tuttora ritrovare in Irlanda traccia dei propri antenati. Nella provincia della Nova Scotia, la maggior parte degli Irlandesi risiedevano nella città di Halifax. Poiché a quei tempi l'Irlanda era principalmente un paese agricolo, molti di loro tentarono di coltivare quelle aree rurali della Nova Scotia, ma trovarono che il territorio di quella provincia ed in particolare il suolo era molto diverso da quello a cui erano abituati in patria. Di conseguenza, molti di loro finirono per essere attratti dalle aree urbane anche se naturalmente altri si insediarono anche in altre zone. Un buon numero di Irlandesi può essere trovato in Pictou e sull'isola di Cape Breton, dove vi era una presenza predominante di Scozzesi e Francesi, in particolare nella città di Sydney e nel villaggio di Arichat sull'isola di Madame. A differenza della vicina New Brunswick, in Nova Scotia la prima popolazione irlandese era costituita per la maggior parte da Cattolici. Per molti anni gli Inglesi proibirono loro di professare la propria religione, creando così una considerevole animosità tra i due gruppi. Molti degli Irlandesi in Nova Scotia in realtà finirono ad aiutare i Francesi, anche loro Cattolici Romani. Inoltre alcuni Irlandesi, quando furono coinvolti nei conflitti tra le due potenze coloniali, vedevano ancora gli Inglesi come loro nemici adottando la filosofia del "il nemico del mio nemico é mio amico". Molti Irlandesi raggiunsero anche le isole del Principe Edoardo e di Terranova. Queste due aree erano molto simili all'Irlanda, infatti buona parte della costa di Terranova é simile alla costa irlandese. I coloni irlandesi trovarono le provincie entrambe ideali per l'agricoltura e la pesca, in quanto simili a quelle a cui erano abituati; ancor oggi queste due provincie sono le più grandi produttrici di patate di tutto il Canada. E New Brunswick non fu l'unica provincia indicata da molti come la Nuova Irlanda. Anche per l'isola del Principe Edoardo, per la sua forte somiglianza con l'Irlanda, fu proposto il nome di Nuova Irlanda, ma in entrambi i casi questi sforzi non ebbero successo.
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